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Caldo torrido e afa: le misure di prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro

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Le ondate di calore sempre più frequenti hanno effetti negativi sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro all’aperto. In un precedente articolo si sono esaminati gli effetti dell’aumento della temperatura globale (il cosiddetto global warming) sul mercato del lavoro sia in termini di salute e sicurezza sia in termini economici ed è stato presentato un esempio di collaborazione virtuosa a favore delle aziende del pordenonese.

In questo nuovo approfondimento viene riportata una selezione di alcune risorse che fonti istituzionali hanno predisposto per formare ed informare tutti gli interessati alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sul tema degli effetti del caldo e dell’esposizione solare.

Il datore di lavoro può utilizzare i suggerimenti, presenti nelle pubblicazioni di seguito analizzate, per definire le misure di prevenzione e protezione più adatte alla propria organizzazione, dopo aver valutato il rischio lavorativo nel documento di valutazione dei rischi. Nord Pas supporta le aziende non solo nella predisposizione del DVR e delle procedure, cruciali per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma anche nella loro informatizzazione, attraverso il software Q-81 HSE WEB APP con il modulo specifico Valutazione rischi ed opportunità.

Il Piano Nazionale di Prevenzione degli effetti del caldo sulla salute

E’ stato pubblicato a luglio dal Ministero della Salute – Centro per la prevenzione e controllo delle malattie (CCM) – il documento che contiene l’aggiornamento delle Linee di Indirizzo per la Prevenzione per contrastare le ondate di calore e l’inquinamento atmosferico conseguente.

Il documento si rivolge alle Istituzioni locali (Regioni, Province e Comuni), ai medici di medicina generale, ai medici ospedalieri, ed in generale a tutti gli operatori socio-sanitari coinvolti nell’assistenza e nella protezione delle fasce di popolazione a rischio, tuttavia, soprattutto nei primi capitoli, riporta una sintesi delle evidenze scientifiche disponibili sugli effetti delle ondate di calore sulla salute e sui sottogruppi vulnerabili e indicazioni operative sulle misure di prevenzione da attivare a diversi livelli di assistenza e graduate sui livelli di allerta. Tra i gruppi vulnerabili vengono espressamente citati i lavoratori all’aperto come specificato in figura (pag.23).
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stress termico salute e sicurezza

Le misure di prevenzione e protezione per i lavoratori

I rischi principali per i lavoratori all’aperto sono quelli qui di seguito elencati:

  • Stress termico: esso si riferisce a calore superiore a quello che il corpo può tollerare senza subire menomazioni fisiologiche
  • Radiazioni solari: esposizioni a radiazioni solari UV che possono determinare l’insorgenza di patologie tumorali.
  • Inquinamento atmosferico: durante i periodi di alta pressione estiva con stabilità delle condizioni atmosferiche, elevata radiazione solare, temperature elevate, si verifica un accumulo di inquinanti atmosferici che può essere associato ad una amplificazione dei loro effetti sulla salute (tra i quali: patologie cardiovascolari e respiratorie, patologie tumorali)

Nelle Linee di Indirizzo, una delle prime misure di prevenzione e protezione che il Ministero della Salute invita a mettere in atto giornalmente è quella di consultare, durante il periodo estivo e in particolare durante le ondate di calore, il Bollettino della propria città tramite la App Caldo e Salute o al link www.salute.gov.it/caldo.

Sulla stessa pagina internet si trovano i principali consigli rivolti alla popolazione generale distinti per livello di rischio. Inoltre, sempre dalla stessa fonte, sono disponibili opuscoli specifici per sottogruppi di popolazione e operatori socio-sanitari con consigli e raccomandazioni per proteggersi dai rischi associati al caldo.

Per i lavoratori (ma anche per i loro datori di lavoro), considerati fra i segmenti di popolazione più a rischio di effetti avversi sulla salute associati ad esposizione al caldo estremo, è stato predisposto l’opuscolo: “Estate sicura: Caldo e Lavoro”.  Nella tabella che segue, si riporta un estratto della pagina 6 dell’opuscolo citato, dove sono riportate le misure di prevenzione e protezione per i lavoratori e le indicazioni per i datori di lavoro.

  • PER I LAVORATORI
  • Prevenire la disidratazione (avere acqua fresca a disposizione e bere regolarmente, a prescindere dallo stimolo della sete);
  • Indossare abiti leggeri di cotone, traspiranti, di colore chiaro, comodi, adoperando un copricapo (non lavorare a pelle nuda);
  • Rinfrescarsi bagnandosi con acqua fresca;
  • Informarsi sui sintomi a cui prestare attenzione e sulle procedure di emergenza;
  • Lavorare nelle zone meno esposte al sole;
  • Ridurre il ritmo di lavoro, aumentare la frequenza delle pause e riposarsi in luoghi freschi;
  • Evitare di lavorare da soli.
  • Istituire un programma di formazione, condotto da persone qualificate in materia di sicurezza e salute sul lavoro, per garantire che tutti i lavoratori potenzialmente esposti allo stress da calore e i loro supervisori dispongano delle conoscenze specifiche;
  • Promuovere un reciproco controllo tra lavoratori.
  • PER I DATORI DI LAVORO
  • Consultare il bollettino di previsione e allarme per la propria città;
  • Nei giorni a elevato rischio ridurre l’attività lavorativa nelle ore più calde (dalle 14.00 alle 17:00) e programmare le attività più pesanti nelle ore più fresche della giornata;
  • Garantire la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro;
  • nserire un programma di acclimatamento graduale e prevedere un programma di turnazione per limitare l’esposizione dei lavoratori;
  • Aumentare la frequenza delle pause di recupero, invitare i lavoratori a rispettarle;
  • Ove possibile, mettere a disposizione dei lavoratori luoghi climatizzati in cui trascorrere le pause di interruzione del lavoro;
  • Mettere a disposizione idonei DPI e indumenti protettivi;
  • Istituire un programma di formazione, condotto da persone qualificate in materia di sicurezza e salute sul lavoro, per garantire che tutti i lavoratori potenzialmente esposti allo stress da calore e i loro supervisori dispongano delle conoscenze specifiche;
  • Promuovere un reciproco controllo tra lavoratori.

Il Ministero sottolinea l’importanza delle misure di formazione e informazione condotte da personale qualificato come i tecnici Nord Pas: uno strumento efficace per diffondere le buone prassi per prevenire questo rischio possono certamente essere le Multi Media Procedure (M.M.Pro) poiché sono uno strumento comunicativo innovativo ed efficace.

Il rischio di colpo da calore – l’opuscolo del coordinamento Provinciale SPISAL di Padova

Il colpo di calore è la più grave conseguenza che può accadere, soprattutto i lavoratori di edilizia ed agricoltura, nelle giornate con temperature ed umidità elevate. Per questa ragione, il coordinamento Provinciale degli SPISAL di Padova ha dedicato un opuscolo informativo diretto a lavoratori e datori di lavoro.
In questo documento viene spiegato come prevenire il colpo di calore e come prestare soccorso e viene evidenziato come sia importante formare i lavoratori perché “La patologia da calore può evolvere rapidamente e i segni iniziali possono non essere facilmente riconosciuti dal soggetto e dai compagni di lavoro”. Nella parte finale sono riportate delle esperienze reali: in un caso il colpo di calore ha portato al decesso del lavoratore.

E’ possibile scaricare l’opuscolo qui.

Il rischio di tumori da esposizione solare – la campagna IOSH

Nelle Linee di Indirizzo ministeriali si rimarca come per i lavoratori sia importante proteggersi dai raggi ultravioletti tramite creme solari, abiti adeguati e occhiali. le indicazioni che il documento fornisce per i datori di lavoro sono le seguenti:

  • attuare una sorta di schermatura con teli e con coperture, ove possibile, e fornire cabine schermate per i lavoratori che devono sostare a lungo all’aperto;
  • creare zone d’ombra anche portatili (simili a ombrelloni) che il lavoratore sposta secondo le proprie esigenze;
  • sfruttare le ombre degli alberi o di costruzioni vicine e fornire al lavoratore un luogo ombreggiato per le pause;
  • organizzare l’orario di lavoro riducendo l’esposizione all’aperto durante le ore della giornata in cui gli UV sono più intensi (11/15 in estate), riservando per queste gli orari mattutini e serali.

L’ente prevenzionistico inglese Institution of Occupational Safety and Health (IOSH), nell’ambito della campagna contro il cancro causato da esposizione professionale (No Time to Lose campaign) ha predisposto, tra i vari materiali online, una serie di poster per sensibilizzare i lavoratori ad attuare le corrette misure di prevenzione e protezione contro l’esposizione solare.
Nell’immagine seguente, uno di questi poster invita i lavoratori ad utilizzare la crema solare non solo in spiaggia, ma anche al lavoro per ridurre i rischi. Il cancro alla pelle è il più diffuso al mondo, ma anche il più semplice da evitare se si utilizzano le opportune precauzioni, come la crema solare. Tuttavia, solo il 59% degli addetti nell’edilizia in UK la utilizza al lavoro, per contro, il 90% dichiara di utilizzarla in vacanza.

HIOS